Ricerca personalizzata

martedì 14 dicembre 2010

Diatribe giudiziarie tra Pinto e Mazzitelli

Dante Mazzitelli contro Ferdinando Pinto. In mezzo un debito di 45mila euro coperto con assegni scoperti e firme contraffatte che si è trasformato in un’inchiesta della magistratura. La storia parte il 3 novembre del 2009 quando il patron di Telebari si presenta alla stazione di Bari Carrassi una denuncia contro l’ex gestore del teatro Petruzzelli. «A febbraio — mette a verbale il professor Mazzitelli — Pinto chiese a Telebari servizi per conto di una società, la Orson Picture Italia srl che lo stesso Pinto riferiva essere da lui controllato». Si tratta di una campagna pubblicitaria: l’affare è da 50mila euro, e dopo l’emissione di due fatture da parte di Telebari il contratto viene onorato da Pinto che il 19 giugno paga il debito con un assegno.
«Tale assegno — denuncia però Mazzitelli — torna qualche giorno dopo impagato». Pinto viene contattato dalla direzione di Telebari e parla di un disguido, ritira l’originale dell’assegno e ne rilascia un altro, emesso della Orson Picture Italia. «Tale secondo assegno, negoziato il 30 luglio del 2009, torna anch’esso impagato questa volta per firma contraffatta» denunciano da Telebari. A questo punto, ricostruisce Mazzitelli, partono una serie di solleciti e quindi l’editore decide di denunciare Pinto per truffa.

 A inizio del 2010 Pinto viene chiamato dai carabinieri di Roma per dare chiarimenti sulla vicenda. Immediatamente dopo contatta Mazzitelli e si impegna a «definire la pendenza». Il 15 giugno le parti sottoscrivono così un accordo, e Pinto versa immediatamente cinquemila euro mentre promette di corrispondere il resto entro il 30 settembre. Questo non avviene. E così il 24 novembre, meno di un mese fa, Mazzitelli decide di inviare un nuovo esposto alla procura contro Pinto. Che ora, però, cade dalle nuvole. «Pensavo — spiega — che la vicenda fosse definitivamente chiusa. Io non ho niente da dare a Mazzitelli e a Telebari. Quella società con me non c’entra nulla e comunque il pagamento era per una campagna pubblicitaria per un film che poi non è mai stato realizzato. Quindi, non c’è stata nemmeno la pubblicità. Ora sarò io a denunciare Mazzitelli».

Nessun commento: