Repubblica Salentina
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Repubblica Salentina
Repubblica Salentina lancia un appello a professionisti e fotoamatori
per ricevere i loro scatti migliori da esporre permanentemente nei corridoi della scuola
I ragazzi della Repubblica Salentina, studenti e diplomati dell'Istituto Costa di Lecce, hanno pensato bene di riempire di colore i muri bianchi dei corridoi della scuola, e quali colori migliori dei paesaggi, degli scorci e delle tante espressioni di terra salentina? L'idea dunque è quella di allestire una mostra fotografica permanente presso l'istituto con immagini che sappiano raccontare il Salento in tutto il suo essere.
E' per questo che lanciano un appello a fotografi professionisti e amatori delle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto affinchè possano inviare alla scuola tre dei loro scatti più emblematici, tre immagini che sappiano trasmettere ad un osservatore gli aspetti più caratteristici di questo territorio straordinario. Mare, natura, paesaggi, opere, scorci, centri storici, artigiani, prodotti, tradizioni e volti salentini, un'infinità di temi per una mostra dal titolo "Il Salento: luoghi, opere, emozioni".
Le fotografie dovranno essere tre per ogni fotografo, o tutte e tre orizzontali stampate nel formato 20x27 cm o due verticali nel formato 20x25 ed una orizzontale 20x27. Dovranno essere inviate o consegnate entro il 5 giugno 2008 all'indirizzo: Istituto Costa - Rep. Salentina, Piazzetta De Sanctis 10, 73100 Lecce. Le immagini saranno poi esposte attraverso oltre cento pannelli che ospitano tre fotografie ciascuno e, una volta allestita, la mostra sarà aperta e liberamente visitabile dal pubblico negli orari extrascolastici. Non vorremmo dire una cosa per un'altra, ma probabilmente sarà la prima mostra fotografica permanente della città! In qualsiasi periodo dell'anno, residenti e soprattutto turisti potranno salire al primo piano dell'edificio e attraverso un percorso ad anello visionare centinaia di bellissime fotografie che testimoniano la nostra storia, la nostra cultura ed il nostro essere salentini.
L'Istituto Costa ha una sede storica presso uno degli edifici più imponenti della città, in pieno centro, tra piazza Sant'Oronzo e piazza Mazzini. La sua struttura è composta da quattro lunghi corridoi che formano un rettangolo percorribile per intero e che ben si prestano all'esposizione di opere artistiche. Il preside della scuola, prof. Nicola Greco, direttore culturale dell'operazione, riferisce che quella della mostra fotografica è solo una delle componenti per raggiungere un obiettivo decisamente più ampio, quello cioè di allestire presso l'istituto Costa la prima "Salentoteca". Libri, foto, filmati, cd musicali e dvd che raccontano a 360° il territorio salentino. In questo modo la scuola si aprirà alla città e offrirà uno straordinario mezzo di conoscenza della storia e della cultura del territorio attraverso gli scritti, le immagini ed i suoni che i suoi stessi figli hanno saputo esprimere con le loro varie opere.
Per maggiori informazioni scrivere a posta@repubblicasalentina.it
In allegato foto in buona risoluzione.
Grazie e buon lavoro.
Ufficio Stampa
Repubblica Salentina
Oltre due milioni di cittadini italiani nel 2007 hanno destinato alla ricerca il 5 per mille delle tasse.
Il sistema è parallelo e non alternativo con quello dell’8 per mille alle Chiese. E’ anche molto semplice: basta inserire il codice fiscale di un istituto scientifico o di un’università nell’apposito riquadro (Finanziamento Enti di Ricerca ed Università) e firmare.
Sfortunatamente però, solo settemila tra questi due milioni di cittadini hanno scelto la ricerca che si fa in Puglia: anzi, sono gli stessi contribuenti pugliesi a privilegiare gli istituti e le università del Nord. Perché?
Per pura mancanza di informazione. Se la gran parte dei soldi finisce agli istituti del Nord, è perché chi fa ricerca di qualità in Puglia non riesce a farsi conoscere, mentre altre e più ricche realtà sponsorizzano campagne di comunicazione e maratone televisive, acquistano spazi pubblicitari sui giornali e in tivvù, ingaggiano noti personaggi per farne i loro testimonial.
Peccato, perché invece è il Sud ad avere più bisogno di sviluppare progetti di ricerca e innovazione, migliorare il proprio sistema sanitario, offrire ai propri giovani qualificate opportunità di studio e di ricerca, trattenere i loro cervelli proponendo adeguate opportunità di lavoro ecc.
Se i cittadini del Mezzogiorno potessero conoscere meglio le realtà qualificate e meritevoli del territorio, scoprirebbero cose interessanti. Per esempio che alcuni settori della ricerca universitaria sono in vetta alla classifica nazionale (la Fisica è addirittura al primo posto); e che, per esempio, una struttura come l’ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) ha ottenuto lo scorso anno ben 1178 segnalazioni dai cittadini pugliesi (poco al di sotto delle Università di Lecce e Bari): la qual cosa si traduce però in appena 35.000 euro, che non bastano a pagare neppure il ciclo di dottorato di un giovane ricercatore.
Per fare qualcosa di serio bisognerebbe che la raccolta del 5 per mille aumentasse di 10 volte: l’ obiettivo è tutt’altro che impossibile, in particolare in Puglia.
Il Distretto dell’Informazione scientifica, facendosi portavoce di molti dei suoi aderenti, propone ai cittadini pugliesi - e a tutti i cittadini del Mezzogiorno - di destinare compattamente il loro 5 per mille alla ricerca che si fa nel territorio. Sarà un modo facile e intelligente per far crescere l’erba del proprio giardino, e per entrare nel futuro in modo trasparente, efficace e moderno, con le proprie gambe e a testa alta.
Comunicato a cura del DISTI,
Distretto dell’Informazione Scientifica – Puglia –
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