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lunedì 8 marzo 2010

“Donne, lavoro e la politica fiscale” in Puglia


COMUNICATO STAMPA – 4/08-03-2010

 

Luigi Scagliusi, candidato UDC alle regionali del 28 e 29 marzo 2010

                                                                    "Donne, lavoro e la politica fiscale"

 

POLIGNANO A MARE (Bari) - "Siamo per le donne con le donne", così Angela Lomele apre il dibattito sulle Donne D'Oggi ricostruendo il percorso storico che ha portato alla Festa della Donna – 8 Marzo, superandone  l'aspetto consumistico. L'evento si è svolto ieri mattina a Polignano a Mare. "Volevamo chiamare questo appuntamento un giorno prima – ha spiegato il relatore, Luigi Scagliusi, candidato consigliere nella lista dell'UDC alle elezioni regionali del 28 e 29 Marzo 2010 – perché siamo soliti occuparci delle questioni importanti sempre in ritardo, o per motivi celebrativi o perché occorre demagogicamente intervenire con qualche legge che poi non dà i risultati sperati. Certamente non vogliamo fare differenze di genere, ma vogliamo ricordare che siamo tutti uguali con le nostre diversità, dobbiamo dunque ripartire da questo concetto senza fare distinzioni".

 

Ma qual è la situazione delle donne oggi?  Scagliusi non ha dubbi: "I cambiamenti sono temporali ma non di spazio. Consideriamo un dato pubblicato in questi giorni sulla Gazzetta del Mezzogiorno: ancora una volta i partiti hanno beffato le donne non riconoscendo loro il 30% delle quote, seppure previsto dagli Statuti interni. Sulla carta la legge sulle pari opportunità (n.53/2000) è una delle migliori leggi adottate nella Comunità Europea. La  stessa legge di attuazione, adottata dalla Regione Puglia 7 anni dopo (n.7/2007), ha sicuramente creato le premesse per la parità delle donne, ma di fatto non ha risolto i problemi poiché è rimasta lettera morta.  Prendo in considerazione la mia stessa città, Polignano a Mare, a fronte di una stessa mansione il salario degli uomini è ancora diverso da quello delle donne. Credo che questa particolare condizione, che interessa anche altre realtà pugliesi, non sia un fatto legislativo ma culturale. Per cui è necessario che le Istituzioni, dunque la Regione, utilizzi i poteri che la Costituzione riconosce, per porre in essere iniziative che disincentivino determinati comportamenti. Mi riferisco alla politica fiscale: bisogna sostenere le imprese che favoriscono l'accesso delle donne al mondo del lavoro, come bisogna agevolare l'accesso ai fondi comunitari per aiutare le donne nel mondo del lavoro. Naturalmente di pari passo devono essere rafforzati gli strumenti a disposizione delle donne perché possano concretamente lavorare. Penso ai servizi  di assistenza all'infanzia. La Regione può e deve creare centri periferici capillari per l'assistenza ai bisogni del mondo femminile".

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